Nome latino: Helichrysum italicum L.
Famiglia: Asteraceae
Parte utilizzata: Pianta fiorita
Proprietà principali: antiossidante, antiepatotossica; bechica e balsamica; antinfiammatoria, antiallergica; eudermica
Impiego terapeutico:
- Elicriso uso interno: dermopatie (psoriasi-eczemi); epatopatie; sindromi allergiche; bronchite subacuta e cronica con o senza sindrome asmatica, bronchite subacuta e cronica con o senza enfisema
- Elicriso uso esterno: psoriasi-eczemi, scottature solari-ustioni-geloni; rinopatia (aerosol), congiuntivite allergica
Elicriso: Proprietà e usi cosmetici
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La psoriasi: la psoriasi è la dermatosi più comune dopo l’eczema e costituisce il 5-10% di tutti i problemi cutanei. La terapia, essenzialmente sintomatica e prolungata anche nei periodi di benessere, cerca di combattere i vari fattori patogeni e consente la remissione (anche spontanea), ma non la guarigione. L’impiego dell’Elicriso nella cura della psoriasi si deve alle osservazioni del dottor L. Santini. A questo proposito, nel 1948, dopo un’esperienza più che decennale su alcune centinaia di pazienti trattati con Elicriso, affermava che i risultati favorevoli erano tali da poter considerare questa terapia per la psoriasi una “scoperta”. Attenendosi all'uso tradizionale, nelle sue prime prove, usò per la prepazione dell'infuso una parte di fiori e una di sommità verdi. Iniziò così a utilizzare nello psoriasico l’infuso delle sommità fiorite di Elicriso, successivamente il decotto che trovò più efficace. La posologia fu di 200 ml di decotto al 5% nelle 24 ore; la dose curativa media risultò di 4-6 litri e di 8-9 litri nei casi ostinati, sempre per via orale.
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Riniti e irritazioni: Santini utilizzava con successo l’aerosolterapia a base di Elicriso nelle riniti allergiche, complicate da risentimento congiuntivale, irritazione cutanea. Rapida e costante azione, sempre secondo Santini, ha dimostrato l’estratto acquoso di Elicriso al 6% come collirio (3-4 instillazioni al dì) nelle congiuntiviti allergiche o per impacco nelle affezioni palpebrali (blefariti).
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Ustioni e geloni: continuando la sua ricerca, Santini ottenne interessanti risultati nel trattamento delle ustioni e dei geloni e pensò anche, in base alla chiara azione antiedemigena della droga, di estendere l’uso dell’Elicriso agli edemi flebitici, post-flebitici e da varici. L’applicazione della pomata con massaggio, lasciata in sottile strato sugli arti sofferenti, ridusse notevolmente l’infiltrazione dei tessuti facendo regredire la dermatite eczematosa da stasi e le concomitanti alterazioni distrofiche oltre alla sintomatologia soggettiva (tensione, bruciore, senso di freddo, impaccio funzionale…).
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Emorroidi: in caso di emorroidi infiammate si evidenziò l’azione analgesica e decongestionante.
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Dermopatie: grazie alle sue proprietà astringenti e lenitive, l’elicriso è utilizzato in vari prodotti cosmetici per alleviare rossori e le screpolature della pelle, è ottimo infatti utilizzato nelle dermopatie come acne, eczemi, dermatiti, psoriasi, herpes e infiammazioni della pelle.
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Anti-age: consigliatissimo come ottimo antiage, per pelli mature, perchè previene l’invecchiamento della pelle e la formazione di rughe.
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Lenitivo per solari: La pelle, esposta al sole, soprattutto per molto tempo, può dare senzazione di bruciore e prurito. L'Elicriso ha un potere antifiammatorio,rinfrescante e lenitivo e per questo viene impiegato in cosmetici protettivi solari e dopo sole.
- Cura dei capelli: l’elicriso svolge un’azione disintossicante sui capelli, è un ottimo antiforfora e regolarizza la produzione del sebo. In caso di capelli fragili e sottili, ha un effetto ristrutturante e rivitalizzante. Il busto viene arrobustito e così si evita lo spezzarsi del capello.
Dosaggio:
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Infuso: 1 cucchiaino di droga da caffè per tazza d’acqua bollente; infondere per 5-10 minuti. Filtrare e bere più tazze al dì.
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Decotto (per uso esterno): una manciata di fiori in 1 litro di acqua a bollore; far bollire coperto per 5 minuti. Spegnere e lasciare in infusione finché raffredda. Filtrare. Fare spugnature. Non sciacquare.
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Estratto Fluido: 1 cucchiaino, diluito in acqua, 3-4 volte al dì.
- Helichrysum angustifolium T.M.: 50 gocce, diluito in acqua, 3 volte al dì.
Elicriso Cenni storici:
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«Elicriso! Sole d’oro. Bel nome poetico, luminoso, connubio dei due vocaboli greci elios e crusòs, per allusione alla forma e al colore del capolino.
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L’impiego farmaceutico dell’elicriso risale alla medicina greco-romana. Castore Durante (XVI sec.), rifacendosi al pensiero medico del tempo, riferiva che «La infusione fatta nel vino apre l’oppilazione del fegato. Il perché si dà utilmente nel trabocco del fiele e nei principii dell’hidropisia. Dassi utilmente l’erba in polvere o la sua decozione a l’urina ritenuta, perciò purga i reni e fa urinare,medesimamente bevuta da digiuno in vino bianco inacquato, prohibisce il catarro».
- In Sicilia e in Sardegna con gli steli di Elicriso si fabbricavano piccole scope rustiche
Fonte: Dizionario di Fitoterapia e Piante medicinali - Campanini